Psicoterapia della Gestalt
Intraprendere un percorso di Psicoterapia della Gestalt significa fare un lavoro sui cinque i livelli che, nel loro insieme, costituisco la struttura dell’esperienza umana; vale a dire: il livello cognitivo, il livello immaginativo, il livello emotivo, il livello sensorio e il livello corporeo.
Se leggendo la parola corporeo ti sei chiesto se questo significa che si tratta di un percorso nel quale dovrai fare ginnastica per stare meglio, ti dico subito che non è così.
D'altra parte, in linea con l’antico adagio Mens sana in corpore sano, se al di fuori dello studio ti va di fare attività fisica, e le tue condizione di salute lo permettono, certamente questo non potrà che farti bene.
L’aspetto corporeo che prenderemo in considerazione in seduta ha invece a che fare con il significato relazionale dei movimenti corporei, e con le emozioni e le sensazioni ad essi associate (questo perché i cinque livelli dell’esperienza sono tutti collegati fra loro).
In quello che è considerato il testo fondativo di questo modello terapeutico, vale a dire Teoria e pratica della terapia della Gestalt, di Frederick Perls, Ralph Hefferline e Paul Goodman, così si legge: “Il valore più grande dell’approccio gestaltico risiede forse nell’insight secondo cui la totalità determina le parti”; intendendo con ciò che essa (la totalità) è qualcosa di più della semplice somma delle parti.
Per essere ancora più precisi: in Psicoterapia della Gestalt (da qui in avanti Gestalt) l’accento viene posto sul modo in cui l’unità si realizza attraverso l’integrazione delle sue parti.
Tale principio unitario (organizzativo e integrativo), in virtù del quale le parti sono messe insieme, è presente in ogni momento esperienziale.
Questo vuol dire che ogni volta che facciamo esperienza di qualcosa (vale a dire ogni volta che incontriamo l’ambiente) lo facciamo sempre con tutto l’organismo, cioè con tutte le parti che ci costituiscono.
Sulla base di quanto esposto possiamo dire che il modello della Gestalt è un modello di tipo olistico.
Il principio unitario menzionato è lo stesso principio per il quale, durante la seduta, l’individuo e il suo ambiente non vengono considerati in maniera separata, ma come parti della stessa unità (con tutto ciò che questo può significare).
Avrai la possibilità di sperimentare tutto ciò nel qui e ora di ogni nostro incontro terapeutico.
A questo proposito, voglio sottolineare un aspetto del modello gestaltico che apprezzo in modo particolare.
E cioè: sebbene nella relazione terapeutica ci sia un aspetto asimmetrico (nel senso che c’è una persona che si prende cura di un’altra), nel suo complesso, però, il rapporto fra terapeuta e paziente è considerato un rapporto paritario, poiché entrambi i membri di questa relazione sono considerati i co-creatori dell’esperienza che stanno vivendo insieme.
Fritz Perls scrisse: “apprendere è scoprire che qualcosa è possibile”.
Ecco, credo che questa frase rappresenti bene il senso di un percorso di psicoterapia della Gestalt.
Si tratta di un percorso essenzialmente esperienziale, all’interno del quale potrai sviluppare la consapevolezza sul come fai esperienza, sul cosa la rende più difficile e su quale sia, di volta in volta, l’intenzionalità con cui ti muovi nell’ambiente.
In particolare, potrai sviluppare la consapevolezza che esiste un’alternativa alla tua sofferenza, e cioè che, indipendentemente da quanto possa apparire difficile all’inizio, tu ci puoi fare qualcosa.