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Non sempre la fuga è la soluzione migliore



Di fronte a situazioni stressanti una reazione comune è quella di mettere in atto i cosiddetti comportamenti di evitamento, vale a dire che si cerca di “tenersi a distanza” da ciò che è fonte di disagio e preoccupazione.

Sebbene questo tipo di comportamento produca nel breve periodo un certo sollievo (transitorio), nel lungo periodo questa apparente “soluzione” si rivela controproducente: i livelli d’ansia aumentano e la tendenza a preoccuparsi permane.


Per superare davvero le nostre difficoltà, diceva Fritz Perls, dobbiamo “passare attraverso l’emozione” (anche quando questa è spiacevole).

Fare questo significa imparare a uscire dalle nostre “zone di sicurezza”, significa imparare a “tollerare” il disagio, significa imparare a saper gestire e superare le nostre paure invece che esserne sopraffatti.

Come puoi immaginare esistono “luoghi” in cui questi apprendimenti sono più facili da acquisire.

Con l’espressione “emergenza sicura” Perls indicava la condizione nella quale, all’interno della relazione terapeutica, le persone possono sperimentare quel senso di sicurezza necessario per spingersi oltre i limiti di ciò che soggettivamente percepiscono come sicuro.

Tutto ciò è di grande importanza, perché al di là di quei “limiti” ci sono nuovi spazi vitali in cui vivere, crescere ed evolvere.


Pubblicato il 09/09/2020 - Photo by Kelly Sikkema on Unsplash

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