Quali sono le caratteristiche delle coppie felici?
Sergio La Rosa ne ha individuate alcune:
Sono coppie in cui i partner non vanno d’accordo su tutto, ma non ne fanno un problema.
Entrambi si fidano del modo in cui l’altro sta con i figli.
Entrambi considerano la diversità come una ricchezza.
Entrambi si scelgono, ma non per bisogno.
Sono coppie in cui i partner hanno autonomia reciproca e allo stesso tempo vivono con la serenità di sentirsi profondamente uniti.
Hai in mente una coppia con queste caratteristiche?
Il modo in cui si guardano dice tanto, non è vero?
Con il tempo possono cambiare molte cose, ma altre rimangono, e tutto ciò lo sguardo lo rivela.
A proposito di cambiamento e di crescita, Sergio La Rosa sottolinea che nessuna relazione può crescere più di quanto possano crescere gli individui che la compongono.
Questo mi fa pensare al processo di Individuazione junghiano e al fatto che Io non posso diventare ciò che sono (non posso cioè realizzare le mie potenzialità) se tu a tua volta non diventi ciò che sei, il che implica che nessuno dei due limiti se stesso (fra un attimo ti dirò in che senso) nel tentativo di adattare l’altro alle proprie necessità.
Tutto ciò non è semplice, perché la tendenza a “modellare” il prossimo sulla base dei propri bisogni è sempre dietro l’angolo: tendiamo a farlo non solo con il partner, ma anche con i figli. Ciò di fatto si rivela come una doppia limitazione: la limitazione di noi stessi e la limitazione dell’altro.
Questa azione di “modellamento” spesso è mossa dalla paura.
La presenza di questa emozione di per sé non è un problema, perché anche la paura, come ogni altra emozione, ha una funzione adattiva.
Fin da quando eravamo piccoli abbiamo incominciato ad esplorare l’ambiente sentendo un misto di paura e desiderio.
Il problema dunque non è la paura in sé, il problema nasce quando questa supera costantemente il desiderio: è allora che siamo bloccati, è allora che tendiamo a bloccare gli altri, è allora che tendiamo a “modellarli” secondo le nostre esigenze.
Per diventare ciò che siamo dobbiamo correre il rischio di avventurarci oltre le nostre zone di comfort, dobbiamo conoscere il rischio della libertà, dobbiamo sperimentare quel giusto bilanciamento fra paura e desiderio.
Quando sperimentiamo la sensazione di questo giusto bilanciamento ci sentiamo spinti a muoverci verso l’ignoto. Questo ignoto di cui ti parlo è però un ignoto particolare: è quell’ignoto che, in qualche maniera, sentiamo che ci parla di noi, è quell’ignoto che, in qualche modo, sentiamo che ci appartiene, è quell’ignoto che, da sempre, sentiamo che ci accompagna.
Qualcuno dice che la libertà nasca da un legame. Ebbene: io credo che il legame delle coppie felici sia quello nel quale ciascuno dei due partner sostiene e alimenta la libertà dell’altro.
Come forse avrai intuito la libertà di cui ti parlo non equivale banalmente al fare ciò che si vuole; la libertà di cui ti parlo s’identifica piuttosto con il sentimento profondo che proviamo quando sentiamo di essere nel posto giusto, nel momento giusto, per la giusta ragione.
Questo sentire è direttamente collegato all’esperienza del significato, un’esperienza che ciascuno di noi può arrivare a scoprire nelle pieghe della propria esistenza. Nessuno però può rivelarci quale sia il significato della nostra vita, solo noi possiamo scoprirlo.
In tutto ciò la libertà è imprescindibile, poiché essa è l’unica dimensione nella quale può esserci la pienezza dell’esperienza, la vera vitalità e il vero accrescimento. Per questi stessi motivi essa (la libertà) è così intimamente legata all’amore; per questi stessi motivi la si trova nelle coppie felici; per questi stessi motivi la puoi vedere risplendere negli sguardi di chi si ama.
Pubblicato il 23/03/2021 - Photo by Christopher Beloch on Unsplash
Comments